Mercoledì Freudiani: aprile 2023

mercoledì 26 aprile 2023

IL GATTO MAESTRO DI VITA

Il gatto è un animale molto interessante da studiare e dal quale apprendere.
Basta ospitarne uno in casa per intuire che dai suoi comportamenti è possibile trarre preziose lezioni di vita e per accorgersi che quel tenero batuffolo di pelo in realtà la sa molto più lunga di quanto sembri …
Nessun animale come il gatto è maestro nell’arte di dipendere da qualcuno senza privarsi della propria indipendenza: il gatto è, infatti, capace di condividere con il proprio amico umano momenti di tenerezza di rara intensità, di abbandonarsi senza resistenze al calore di una carezza senza però rinunciare mai alla propria individualità.
Questo intrigante felino è, altresì, dotato di un intuito ed empatia del tutto unici grazie alla sua straordinaria capacità di percepire e cogliere anche i segnali più nascosti, le vibrazioni più sottili.
Prima di esporsi, infatti, il gatto raccoglie quante più informazioni possibili, tramite l'osservazione.
Non è raro vederlo acquattato nel punto più alto della casa, intento a registrare tutti i nostri comportamenti e abitudini.
Se imparassimo ad osservare gli altri con la stessa calma e attenzione con cui il gatto guarda noi, ci regaleremmo l’opportunità di conoscere il prossimo non solo per quello che dice o che fa ma per quello che realmente è.
Allo stesso modo se imparassimo ad analizzare il mondo con la sua stessa curiosità e intelligenza, la nostra creatività e ingegno ne ricaverebbero un sorprendente beneficio.
Il nostro amico felino, infatti, non ha fretta di capire. Si concede tempo e studia i dettagli. E raramente sbaglia.

Il gatto è un animale domestico non addomesticabile, non riconosce l’autorità dell’uomo perché all’obbedienza ha sostituito il rispetto: se accetta una regola o risponde a un richiesta è solo perché lo vuole, su di lui obblighi e costrizioni non sortiscono il minimo effetto.

Come disse il poeta francese Theophile Gautier: “Se sei degno del suo amore, un gatto sarà tuo amico, ma mai il tuo schiavo”.


per f.

giovedì 20 aprile 2023

AIUTARE UN AMICO A NON COMMETTERE UN ERRORE

Credo che sia capitato a tutti di vedere una persona cara sul punto di compiere un palese sbaglio e non sapere cosa fare.
A me sta succedendo proprio in questi giorni, con la mia migliore amica che in un momento di forte vulnerabilità ha deciso di sposare un uomo praticamente sconosciuto per scongiurare il pericolo – irrazionale – della solitudine.
Ogni tentativo di farla ragionare ha sortito l’unico effetto di creare tensione tra di noi e di mettere in dubbio la buona fede dei miei consigli.

Putroppo la paura e l’ansia hanno il potere di annebbiare la mente al punto tale da scardinare le certezze di una vita, come la bontà d’intenti e la sincerità di sentimento di un’amica storica.
Chi è vittima di questi meccanismi perde ogni spirito critico e tende ad interpretare ogni parola che non asseconda la decisione presa come un attentato alla sua felicità. E’ un attimo che gli amici più sinceri, quelli che hanno il coraggio e la forza di contraddire la scelta, finiscono nella lista nera, etichettati come persone moleste, inopportune e, nella più triste delle ipotesi, invidiose.
In questi casi l’unica cosa intelligente da fare è rinunciare all’idea di poter cambiare le cose: la probabilità che le nostre parole possano venire mal interpretate o, addirittura, compromettere il rapporto di amicizia è troppo alta. Imparare a sostenere senza interferire non è facile, per farlo occorre mettere da parte il senso di responsabilità e lasciarsi guidare dai sentimenti.
Davanti a una decisione definitiva, infatti, abbiamo una sola alternativa: schierarci al fianco dell'amico e garantirgli il nostro sostegno incondizionato.
Non importa se non la approviamo, una volta che la scelta è stata presa il nostro unico compito è cercare di rendere quel cammino il più sereno e positivo possibile.
E' il dovere di ogni genitore ma anche quello di ogni amico che voglia meritarsi di chiamarsi tale.

domenica 9 aprile 2023

IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI

Se anche voi, come me, siete stanchi di matrimoni falliti, famiglie allargate e psicosi generalizzate, vi consiglio un film: “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori”.
Nicolas è un bambino di otto anni un po’ fuori moda, vive nella Francia degli anni Cinquanta ed è genuino, schietto e felice: “Mi chiamo Nicolas. Ho due genitori che mi vogliono bene, un gruppo di amici fantastici con cui mi diverto tantissimo”.
Nel suo mondo i bambini si mettono ancora in fila per due, rispettano la maestra, vanno in castigo nell’angolo e prendono bonariamente in giro il bidello. E se decidono di fuggire di casa con tanto di fagotto, spinti dalla paura di perdere l’amore di mamma è papà, arrivano al massimo fino in fondo alla via e poi tornano indietro.

Non esistono bambini soli e inascoltati, bambini che si sentono inadeguati o che diventano ansiosi e aggressivi perché soffocati dalle aspettative dei genitori. Nel mondo di Nicolas i bambini hanno un compito solo: essere buoni ed educati e fare del proprio meglio a scuola.

Non ci sono donne perfette e provocanti sempre in agguato, matrimoni disperati, mariti in carriera e in crisi, mogli insoddisfatte e frustrate, lunghi silenzi a tavola e notti insonni. A casa di Nicolas i genitori talvolta litigano, hanno le “giornate no” e sbattono la porta, soprattutto se papà, impiegato, è in attesa di una promozione che tarda ad arrivare. Finita la burrasca però si abbracciano e tornano a sorridere; papà, magari, improvvisa un teatrino di facce buffe durante la cena per cancellare tutti i problemi e non pensarci più.

Non ci sono le veline, i grandi fratelli, il disagio giovanile, i disturbi alimentari, la violenza e il bullismo. Le bambine giocano con le bambole o provano a fare le donne in maniera teneramente civettuola, i maschietti sognano di fare il lavoro di papà oppure non lo sanno “perché la loro vita è bella così e non vogliono che cambi”. Talvolta però ci ripensano perché cosa vorrebbero fare da grandi, in realtà, lo sanno: fare ridere la gente.

giovedì 6 aprile 2023

COPPIE CHE PARTONO CON IL PIEDE SBAGLIATO

Chi ben comincia è a metà dell’opera”, detta un famoso proverbio.
Niente di più vero: l’esperienza dimostra che, in moltissimi casi, iniziare un’avventura con il piede giusto aumenta le possibilità di successo.
Nei rapporti di coppia, però, il discorso non sempre è così lineare, soprattutto quando gli individui coinvolti sono complessi e difficilmente disposti a limare i propri spigoli per accogliere qualcun altro nella propria vita.
E’ altamente probabile che tra due persone carismatiche, enigmatiche e con una forte personalità possano nascere scintille. E’ più difficile, invece, che un’attrazione di questo tipo riesca a trasformarsi in un rapporto maturo basato sulla comprensione, la fiducia e la totale accettazione dell’altro.
Affinché questo succeda è, infatti, fondamentale rinunciare all’idea di poter comprendere ogni sfumatura del partner e di poterne prevedere i comportamenti.
In questi casi, infatti, l’ansia da controllo può risultare molto più dannosa che in altri. Per un motivo molto semplice: il controllo è impossibile.

Le persone inquiete e complicate, infatti, possono apparire tanto affascinanti quanto incoerenti e inafferrabili. Non riuscire a vivere le particolarità dell’altro con la giusta maturità e armonia significa inevitabilmente cadere vittima dell’ansietà, della rabbia e della frustrazione.
Con il rischio ancora più grave di giungere a detestare e desiderare di opprimere proprio quelle qualità di cui ci si era innamorati.
Le personalità poliedriche e complesse, infatti, molto più di altre, hanno bisogno di comprensione e di stimoli per dare il meglio di se, sia come individui sia come compagni.
In questi casi la coppia deve basare la propria solidità sulla sintonia e la creatività nonché sulla capacità dei partner di sentirsi intimamente parte l’uno dell’altra, di riuscire a toccarsi anche quando non sono vicini.
Raggiungere la serenità e l’armonia al fianco di una persona eclettica e imprevedibile non è affatto semplice, richiede saggezza e un meticoloso lavoro interiore di consolidamento della propria autostima ed empatia.
E, soprattutto, richiede molto tempo.
Tuttavia, come accade per molte conquiste che necessitano di impegno e coraggio, le soddisfazioni che ne conseguiranno saranno importanti e, con molta probabilità, in grado cambiare il significato e lo spessore della vita.
 
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