La fiducia negli altri è un sentimento che si consolida già nei primissimi mesi di vita del bambino, grazie ad un meccanismo di bisogni infantili puntualmente e amorevolmente soddisfatti. Avvolto dalle premure materne il bambino impara che l'ambiente che lo circonda è gentile e amichevole e sviluppa un istinto di apertura fiduciosa verso il mondo esterno.
In una serie di esperimenti, piccoli di scimmia venivano messi a contatto con due “madri fantoccio”: una fatta di freddo metallo alla quale era attaccato un biberon e un’altra senza biberon, ma coperta di una stoffa morbida, spugnosa e pelosa. Gli studiosi notarono che le piccole scimmie trascorrevano fino a diciotto ore al giorno attaccate alle madri "pelose" anche se erano nutrite esclusivamente dalla madri “allattanti ...” (Coniugi Harlow, 1958)
N.B. Ho deciso di pubblicare questo video in quanto toccante testimonianza di un tema che mi sta molto a cuore. Tuttavia considero riprovevole il modo in cui questo esperimento è stato condotto, motivo per cui eticamente mi dissocio.
La relazione con la madre fornisce al bambino una “base sicura” dalla quale egli può allontanarsi per esplorare il mondo ma subito farvi ritorno, in caso di minaccia, per ricevere conforto e sicurezza. Lo sviluppo della personalità risente moltissimo della possibilità di aver sperimentato o meno una solida “base sicura”; soltanto nel primo caso il bambino riceverà i mezzi necessari per accrescere la fiducia in sé stesso e per dare, a propria volta, sostegno e fiducia agli altri.
Ci sono, invece, situazioni capaci di compromettere lo sviluppo emotivo e le relazioni affettive di un piccolo. Come, ad esempio, un disturbo depressivo nella madre.
Una donna depressa, infatti, tende generalmente a distaccarsi da tutto quello che le sta attorno, completamente assorbita dai problemi, dai sensi di colpa e della propria infelicità. Si tratta di un fardello talmente pesante e difficile da gestire che, inevitabilmente, tutto il resto passa in secondo piano, compresa la cosa più preziosa per una madre: il proprio figlio.
Una mamma depressa ha, generalmente, un atteggiamento meno affettuoso e comunicativo verso il proprio bambino ed è meno ricettiva verso i segnali che il piccolo le trasmette.
Ci sono madri che, nonostante la malattia, riescono ad occuparsi ugualmente dei propri figli. Difficilmente però, in quanto vittime del proprio malessere, riescono a trovare l'energia per trasmettere loro stimoli più complessi: sensoriali, emotivi e giocosi.
Conseguenza diretta di questa mancanza di rassicurazione e di interazione è la frustrazione del bisogno di attaccamento del neonato, che non di rado provoca disturbi della personalità (tra cui la mancanza di autonomia e di autostima) nell'età adulta.
La convivenza con una figura materna depressa ha effetti devastanti anche se coinvolge il bambino in un'età maggiore.
In questo caso, infatti, la perdita improvvisa di un punto di riferimento fino a quel momento stabile può provocare un traumatizzante crollo delle certezze.
Nel primo caso il bambino, abituato ad essere respinto ogniqualvolta cercava conforto e protezione nella madre, tenderà a costruire le proprie esperienze facendo esclusivamente affidamento su se stesso, ad evitare gli attaccamenti per convinzione del rifiuto ed a ricercare l’autosufficienza anche sul piano emotivo.
Nel secondo caso il bambino, avendo subito il crollo improvviso della propria "base sicura", risulterà più incline all'ansia da abbandono e sarà incapace di gestire distacchi prolungati, vivrà nella convinzione di non essere amabile e avrà come emozione dominante il senso di colpa.
All’inizio della vita il bisogno biologico legato all’alimentazione è presente insieme a un altro bisogno, anch’esso fondamentale, quello di essere amati, nutriti d’amore, di essere desiderati, voluti, accettati per quello che si è (John Bowlby).
martedì 15 febbraio 2022
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4 commenti:
dopo tanto cercare una risposta al motivo della mia mancanza di fiducia negli altri, sopratutto nel mio partner....è arrivata questa risposta è tutto mi è chiaro. ora devo solo cercare una soluzione...
grazie Alice!!!!
dopo tanto cercare una risposta al motivo della mia mancanza di fiducia negli altri, sopratutto nel mio partner....è arrivata questa risposta è tutto mi è chiaro. ora devo solo cercare una soluzione...
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